giovedì, gennaio 8

La pensione Eva

Durante le vacanze natalizie ho letto La pensione Eva, di Andrea Camilleri. Devo dire che a me Camilleri non piace tanto per i suoi romanzi del famoso Commissario Montalbano, ma per romanzi come La presa di Macallè o, appunto, La pensione Eva.

La pensione Eva
è un romanzo recente, scritto nel 2006. Avverte Camilleri in una nota posta al termine del romanzo:
«Quanto scritto intende essere semplicemente una vacanza narrativa che mi sono voluto pigliare nell’imminenza degli ottanta anni.» ed aggiunge poco dopo:
«Desidero avvertire che il racconto non è autobiografico, anche se ho prestato al mio protagonista il diminutivo col quale mi chiamavano i miei famigliari e i miei amici. E’ autentico il contesto. E la pensione Eva è veramente esistita…».

Ci troviamo davanti all'ingenuità e l'innocenza di un ragazzino incuriosito dalla misteriosa casa di nome Eva, in un periodo in cui la scoperta sessuale ed erotica comincia ad affiorare, insieme ad un trasfondo belico che trasformerà i loro sogni e le loro illusioni (quelli di Nenè e dei suoi amici) in una realtà difficile da affrontare.

Insomma, veramente raccomandabile.
Merche

6 commenti:

malìsima ha detto...

Anche a me piacciono di più i romanzi di Camilleri che parlano di Sicilia e i siciliani di quelli di Moltalbano. La Pensione Eva è, secondo me, un romanzo piccolissimo. L'ho letto l'anno scorso e non mi ha detto molto. Per me no ha la forza de quelli primi romanzi come L'opera di Vigata o la concessione del telefono.Ma a dire la verità leggere romanzi di Camilleri e sempre un vero e proprio piacere.
TRAVIS

trilli ha detto...

io non l'ho letto, ma lo farei proprio ora se ne avessi la possibilità e sai perchè? Camilleri mi perdoni, ma lo leggerei soprattutto perchè la tua passione nelle cose,nella vita, in tutto quello che fai e in cui credi, mia cara Merche, passa attraverso le tue parole, appunti di viaggio dei percorsi della tua anima...in bocca al lupo per questo tuo progetto :o)

Anonimo ha detto...

Non ho letto questo libro.Ma ho letto "SETA" di A. Baricco,in spagnolo.È un libro molto buono.Usa delle parole giusta.Ha una prosa precisa e carina.

Merche ha detto...

Sono d'accordo con te, Anna. È stato il libro che scelto l'anno scorso per il club di lettura.

È uno di quei libri che ti rimane (anche se non ti è piaciuto per niente...)

Montse ha detto...

Io da Camilleri ho letto soltanto alcuni romanzi del Comisario Montalvano, ma mi piacerebbe molto leggere questo libro che ci raccomanda Merche.
Io, d'altra parte, vi raccomando "Il deserto dei Tartari", da Dino Buzzati.
E' una storia nella quale non accade niente di speciale, ma dove si capisce la solitudine e la angoscia dei personaggi. C'è anche un film da Valerio Zurlini, fatto nel 1976 con gli attori Vitorio Gassman, Jacques Perrin, Giuliano Gemma, etc. L'unico problema è che il film è stato doppiato al italiano, e le voci non sono tutti quelli originali. Questo film lo hanno nella biblioteca della E.O.I., se per caso qualcuno o qualcuna voglia prenderlo in prestito. Spero che vi piaccia tanto come a me!

Unknown ha detto...
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